Con il Bilancio di sostenibilità 2011 si consolida l’attività di Environment Park nello svliuppo delle tecnologie sostenibili come motore dell’innovazione e oggi si candida a guidare il network regionale sulle tecnologie pulite. A testimoniare la validità del modello di impresa realizzato dal Parco intervengono quattro ex collaboratori del Parco che, ognuno a modo suo, ha poi costruito aziende e percorsi lavorativi di successo

Torino, 17 settembre 2012

Il Bilancio di sostenibilità di Environment Park, arrivato oggi alla terza edizione, si presenta con un format rinnovato: il volume sarà disponibile in versione digitale su e-book scaricabile dal sito del Parco (www.envipark.com). La nuova versione del Bilancio di sostenibilià, che riassume la rendicontazione ambientale dell’Envipark, segna il passo con i nuovi indirizzi che la società ha intrapreso per affrontare le sfide del mercato.

Quattro aree di sviluppo sulle tecnologie sostenibili, 35 tra ricercatori e dipendenti, 30.000 metri quadrati di superifice. Nel Parco oggi operano 500 persone altamente qualificate di oltre 70 aziende caratterizzate da un elevato livello di innovazione.

Sul fronte immobiliare, in controtendenza rispetto al mercato, le aziende ospitate a Envipark sono state 70, con una superficie complessiva occupata di 22.811 metri quadrati e una crescita del 4,5% rispetto all’anno precedente grazie all’ingresso nel Parco dei laboratori BP-Castrol.

Le attività di Ricerca e Innovazione sviluppate in forma diretta da Environment Park sono orientate in quattro aree tecnologiche (energia, bioedilizia, nanotecnologie e progetti ambientali) e organizzate come «piattaforme tecnologiche» dotate di impianti pilota, stazioni di test, strumentazioni e software per lo sviluppo di progetti dimostrativi. Nel corso del 2011 il settore R&I ha lavorato su 114 commesse per un volume complessivo di oltre due milioni di euro.

L’indotto generato dall’attività di R&D di Envipark, invece, si traduce nelle azioni di Polight, il Polo di innovazione su Bioedilizia e Idrogeno di cui il Parco è gestore che ha raccolto in tre anni 150 aderenti, tra imprese e centri di ricerca, impegnati in 44 progetti che movimentano 25 milioni di euro tra contributi regionali e investimenti delle aziende.

L’investimento sulla professionalità delle risorse umane è una parte della ricchezza che Envipark indirizza verso il territorio. <<Il valore aggiunto generato da Environment Park nel 2011 – spiega l’amministratore delegato di Environment Park Fabio Massimo Grimaldi – è stato di 2,42 milioni di euro con un incremento del 3 per cento rispetto all’anno precedente dovuto all’energia prodotta dalla centralina idroelettrica e dall’aumento degli spazi affittati nel complesso>>.

<<Il modello operativo di Environment Park, la cui mission rimane il trasferimento tecnologico, – continua Grimaldi – è una società che ha da sempre investito sulle risorse umane. Dalla sua fondazione a oggi, più di 200 giovani, hanno avuto la loro prima esperienza lavorativa al Parco, arrivando da neo-laureati negli atenei torinesi e da diverse realtà nazionali e straniere>>. Un campione di quattro ex collaboratori di Envipark, che ha creato imprese di successo o seguito carriere in grandi aziende nel settore delle tecnologie pulite, sono intervenuti oggi per testimoniare la validità del percorso in Envipark per la costruzione della loro carrriera.

Una case history dove si alterneranno Davide Canavesio, Amministratore delegato del Gruppo Saet e Presidente Gruppo Giovani Imprenditori Torino, Ilaria Rosso, Co-founder e Vice President  di Electro Power System (EPS) SpA e vincitrice del terzo premio del EU Women Innovators Prize 2011, Giuseppe Gianolio, Co-founder di EPS e Ad di VASS Technologies, una start up molto promettente nel settore dello smart building, e Mattia Seira, Key Account Manager presso Edison Spa.

<<Le prospettive per il futuro sono uno stimolo ad innovarci per contribuire sempre meglio all’innovazione. – spiega il presidente di Environment Park Mauro Chianale. – E’ necessaria una nuova fase di investimento per il sostegno delle attività di Envipark e una maggiore integrazione con tutti gli attori dell’innovazione sulle fonti rinnovabili per realizzare un progetto di Parco Tecnologico della città e cluster regionale che colleghi in un unico network tutte le iniziative nel campo delle tecnologie pulite, da Mirafiori all’Energy Center, per fare una massa critica capace di competere a livello nazionale ed internazionale.

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