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Nei laboratori del Parco i rifiuti si bioraffinano: in partenza tre progetti di chimica verde

Nell’area Green Chemistry sono partiti i progetti POMACE PRECIOUS e ENGICOIN, per la creazione di tre filiere di bioraffineria da scarti e sottoprodotti.

Polifenoli ed antiossidanti dalle vinacce, licopene e composti fenolici dagli scarti di lavorazione del pomodoro e acidi grassi dai rifiuti organici, sono i temi sui quali lavorerà Envipark nei progetti finanziati ed in avvio in gennaio 2018.

I tre progetti, di cui i primi due sono finanziati sui Poli di Innovazione regionali Por FESR 2014/2020 e il terzo tramite il programma europeo Horizon2020 sono:

POMACE
Il pomodoro è la seconda coltivazione al mondo dopo la patata e l’industria di lavorazione del pomodoro è quindi una delle più importanti nel settore alimentare. I semi e le bucce generate come sottoprodotto dalla lavorazione del pomodoro contengono importanti contenuti di vitamine C ed E, minerali come potassio fosforo e magnesio, fibre, acidi grassi, carotenoidi ed in particolare il licopene ed importanti composti fenolici come acido caffeico acido ferulico, kaempferolo e quercetina. Questi composti presentano una riconosciuta attività nutraceutica, anche supportata dal fatto che il consumo di pomodori e derivati della lavorazione è stato associato alla prevenzione di tumori, disturbi cardiovascolari ed Alzheimer. Il progetto POMACE prevede di migliorare le specie coltivate grazie all’utilizzo di prodotti specifici in fase di concia del seme che permettano di incrementare il quantitativo di antiossidanti di interesse all’interno della pianta, di estrarre le sostanze di interesse nutraceutico dagli scarti di lavorazione con processi innovativi e senza l’utilizzo di solventi e di sviluppare con le sostanze estratte e purificate degli alimenti funzionali prototipali.
I partner del progetto Pomace sono: RAMS&E Srl, Environment Park SpA, CCS Aosta Srl, IDEA3 Engineering Srl, in collaborazione con UNITO-DBIOs.

PRECIOUS
Il progetto Precious nasce dai promettenti risultati ottenuti nello studio di fattibilità Poliwine, presentato sulla precedente programmazione Regionale dei Poli di Innovazione. Tale studio di fattibilità ha infatti permesso di evidenziare come sia possibile estrarre efficacemente e in modo ambientalmente sostenibile composti antiossidanti (polifenoli totali, antocianine, resveratrolo) da biomasse di scarto come le vinacce ottenute a valle del processo di vinificazione di alcune cultivar Piemontesi. Lo studio ha inoltre dimostrato la fattibilità della realizzazione di una serie di prodotti cosmetici completamente naturali per la cura della persona arricchiti dai polifenoli estratti dalle vinacce, e che tali composti, potessero pertanto essere utilizzati in sostituzione degli analoghi composti estratti con metodi chimici convenzionali e maggiormente inquinanti.
Partendo da questi risultati, il progetto Precious mira ad ampliare la gamma di composti bioattivi ottenibili a partire da scarti delle produzioni agro-industriali Piemontesi (in particolare vinacce e vinaccioli dopo vinificazione e dopo distillazione) attraverso l’ottimizzazione dei processi estrattivi (test di estrazione innovativi ed ambientalmente sostenibili effettuati su scala pilota) e l’implementazione di un sistema di purificazione a membrane che permetta di ottenere i singoli composti di interesse (ultra e nano – filtrazione, osmosi inversa). Inoltre, il progetto Precious intende rendere maggiormente biodisponibili i composti attivi così purificati attraverso l’uso di carrier inorganici a base silice che ne favoriscano il rilascio attivo in ambienti particolari quali pelle o succhi gastrici che possono impedirne il reale assorbimento e limitarne pertanto l’attività antiossidante desiderata. I carrier così funzionalizzati verranno impiegati per formulare e realizzare una linea di cosmetici completamente naturali e una serie di integratori alimentari che si differenzino sul mercato per l’elevata bio-disponibilità delle sostanze antiossidanti caratterizzanti.

I partner del progetto Precious sono: Reynaldi srl, Environment park SpA e PROCEMSA SpA; in collaborazione con UNITO-DBIOS e POLITO –DISAT

ENGICOIN
La proposta ENGICOIN, coordinata da IIT, mira allo sviluppo di tre nuove Microbial Factories (MF), integrate in una piattaforma di digestione anaerobica di rifiuti urbani. Envipark parteciperà come terza parte dell’Acea Pinerolese sito ospitante delle piattaforme di bioraffineria che verranno sviluppate. 
Le tre Microbial factories verranno basate su ceppi biologici ingegnerizzati dai differenti partner di progetto che sfruttano fonti di anidride carbonica, energia rinnovabile ed idrogeno per la produzione di biochemicals  ad alto  valore aggiunto, come acido lattico, bioplastiche e acetone.
Envipark parteciperà nel progetto fornendo acidi grassi e bioidrogeno generati da fermentazione di parte dei rifiuti organici del sito di ACEA, prodotti negli impianti pilota dei laboratori della Green Chemistry.

 

Per maggiori informazioni, contattare Paola Zitella: paola.zitella@envipark.com